La Mia Vita e le sue Infinite Sottotrame… mentre Vivo momenti di Confusione tra Realtà & Cinema!

martedì 12 agosto 2014

Rip Robin Williams

Stanotte è venuto a mancare uno dei più grandi attori di sempre: ROBIN WILLIAMS.
Non c'è film in cui io non l'abbia adorato: da Mrs. Doubtfire a Jumanji, da L'attimo Sfuggente a Risvegli.

Un grande.  

Durante la mia Infanzia ho segretamente desiderato che fosse mio padre. 

Un attore istrionico, che mancherà a molti, soprattutto con i suoi sorrisi alla Patch Adams, il suo eterno bambino in Peter Pan.

Il tuo rimarrà un ricordo vivo come in aldilà dei sogni e durerà nel tempo come la vita dell'UOMO BICENTENARIO!

I'll miss you Robin.


mercoledì 6 agosto 2014

THE NORMAL HEART (2014)



Si vede una nave o meglio un traghetto in lontananza.
É una Love Boat diretto a Fairy ops Fire Pine Island. Ned Weeks scende dal traghetto. Ned Weeks è in estasi alla visione di tutti quei manzi. Siamo in un'isola piena zeppa di gay men.




Ned Weeks è uno scrittore dichiaratamente gay, ma che in realtà non vive, volontariamente appieno la sua vita (sessuale). Ned crede nell'amore vero, eterno e magico. Non crede nei rapporti occasionali, effimeri e tipici della comunità gay e "cavallo di battaglia" degli anni 80.

Ned Weeks è anche un attivista per i diritti LGBT. Ostinato e combattivo come pochi, per preservare l'unico grande amore della sua vita, Felix dall'infausta e purtroppo prevedibile fine.
Viene aiutato da Emma Bronkner, l'unico medico che aveva precedentemente studiato alcuni casi di contagio e forse l'unica con la volontà di dare concretamente una mano. Emma è tenace e grintosa, nonostante sia costretta su una sedia a rotelle a causa della poliomielite contratta da bambina, non si arrende mai. Nemmeno di fronte all'atteggiamento dello staff del suo stesso ospedale che si rifiuta di curare i malati di AIDS.

"You think is a privilege to watch young men die?"

Tra Ned ed Emma nasce una forte alleanza prima e una grandiosa amicizia poi, nel combattere l'avvento e il prolificarsi del virus, soprattutto nella gay community.

La scena-confronto tra Emma e la Gay community è memorabile: la dottoressa consiglia loro di smettere difar sesso, almeno fino a quando la malattia non fosse stata contenuta; per contro questa richiesta viene vista come una rinnegamento e privazione di tutti i diritti per cui per anni avevano ottenuto. L'Essere liberi di essere.

Per affrontare meglio l'evolversi in negativo della malattia nasce nel 1982 la Gay Men Health Crisis (GMHC), un'associazione di assistenza e volontariato iniziata per venire incontro al numero crescente di vittime che non venivano visitate o ricoverate in nessun ospedale o ambulatorio.



Una nota di merito va a Matt Bomer per la sua straordinaria trasformazione fisica a cui si è dovuto sottoporre per il film.




Il momento più toccante del film tv è quando Tommy, con mesta tristezza mette via i biglietti con i nomi delle persone che hanno perso la loro battaglia contro l'AIDS.

Il leitmotiv del film è la costante INDIFFERENZA da parte della community e delle autorità, relegando l'epidemia come un "problema dei gay", non riconducibile alle persone etero.


La HBO ci sa fare, ha fatto del realismo il suo marchio di fabbrica. Un'attenzione ai dialoghi e alla sceneggiatura unica. Continua a sfornare serie tv da urlo (vedi Girls, True Detective e game of Thrones).
E ora il film per la tv The Normal Heart: una pellcola dalla grande forza emotiva, che non dovrebbe lasciar indifferenti.

The normal heart racconta il panico e la sofferenza dei primi anni dell’epidemia, quando il virus dell’AIDS è comparso all’improvviso, senza un nome e senza una cura, nel disinteresse generale.


Una fotografia realistica, pronta a raccogliere l'anima e l'atmosfera 80s. I colori che variano a seconda della scena e dello stato d'animo: dai colori chiari e sgargianti sulla spiaggia che successivamente assumono toni cupi e tristi quando comincia l'incubo del "cancro degli omosessuali".



Interpretazioni da urlo. Il film ci mostra le top star dichiaratamente gay su piazza: il mio "compianto" Matt Bomer, la star di The Big Bang Theory, Jim Parsons. Ma tra gli attori più sorprendenti troviamo Mark Ruffalo, Taylor Kitsh e Julia Roberts.

ll resto del cast è composto da:

- Matt Bomer: interpreta Felix Turner, un giornalista del New York Time che diventa poi il compagno di Ned Weeks (Mark Ruffalo);
- Taylor Kitsch: interpreta Bruce Neils, frontaman belloccio del GMHC;
- Jim Parson: interpreta Tommy Boatwright
- Joe Mantello: interpreta Mickey Marcus
- Alfred Molina: interpreta il fratello di Ned Weeks.





Attori perfetti per il film, che si sono immedesimati alla perfezione nei rispettivi ruoli.

Produttori Brad Pitt & Mark Ruffalo. Brad reciterà anche poco negli ultimi anni, ma sta facendo venire alla luce tanti tanti film: vedi 12 anni schiavo, World war Z. Grazie alla sua casa di produzione Plan B.

La glamourous soundtrack, che include hit intramontabili quali Angel Eyes e More Than This dei Roxy Music, Do You Really Want to Hurt Me dei Culture Club, I Will Survive di Gloria Gaynor, You Make Me Feel di Sylvester e Waiting on a Friend dei Rolling Stones, si chiude emblematicamente sulle note malinconiche di The Only Living Boy in New York, uno dei brani più belli e struggenti del repertorio di Simon & Garfunkel.

La reinterpretazione di "The Man I Love" in Gay/Glee mood mi ha fatto emozionare tantissimo!




Ma chi tira fuori certe ideone?!? Murphy of course!

Sexual Awereness: se solo avessero messo da parte l'orgoglio e avessero pensato alla salute... vabbè col senno di poi si possono fare tanti discorsi. Ma non cambia la storia. Memorabile la scena-confronto tra Emma.





Vedo alcune analogie con Dallas Buyers Club, sicuramente non volute ad es.:

- La scena di Bomer col camice in ospedale vs Leto entrambe icone fashion,



- I balli al bar vs I balli al club;




 Note Negative: 

- Jonathan Groff muore quasi subito! Ufff!!!



-sapere che tante e troppe persone sono morte nella non consapevolezza, senza l'aiuto di nessuno. Trattate peggio dei cani, vedi la salma di Albert;


Note positive: 

- il non ostentare sulle scene di carattere sessuale, riuscendo a puntare sull'amore e sull'amicizia tra uomini;



- l'interpretazione di Mark Ruffalo e Taylor Kitsch (spero di averlo scritto giusto);

- la cover al maschile di una delle mie canzoni Jazz preferite: "The Man I Love";

- la fotografia e la scenografia: ampliare la visione e rendere I look e il mondo eighties;

 - una Julia Roberts in gran forma (se pur in sedia a rotelle).




Un film di denuncia che aprirà a grandi dibattiti e porterà spero ad una grande presa di coscienza.

Ad oggi il contagio avanza. Consapevolmente o meno seppur nel 2014 il contagio avanza. È di pochi settimane fa un articolo sul giornale di Vicenza di nuovi casi di contagio da AIDS.


 "Siamo tutte bombe a orologeria"




Qui non importa credere o condividere il pensiero gay, perché al di là delle nostre preferenze sessuali moriamo tutti... l'Aids può essere partita dal mondo gay o meno, ma colpisce e soprattutto ha infettato e ucciso milioni di persone.

We are all little fairies! In search of Love! 


Un film che va guardato con il cuore, senza pregiudizi.

Voto: 8 



"I'm looking for the truth. The audience doesn't come to see you, they come to see themselves" - cit.