La Mia Vita e le sue Infinite Sottotrame… mentre Vivo momenti di Confusione tra Realtà & Cinema!

lunedì 31 gennaio 2011

Perché è il desiderio a renderci ciò che siamo.

"Perché è il desiderio a renderci ciò che siamo, ci rende migliori di ciò che siamo, perché il desiderio riempie il cuore. Riempie il cuore. Così come l’assenza e il dolore e il lutto riempiono il cuore".

(André Aciman)

Ed è per questo che ti desidero, anche quando non vuoi esserci, anche quando non ci sei. E il cuore, dolcemente, trabocca.


Ecco cosa succede a sognare il Dr. Christian Troy...  :)


 E ora riprendiamo la nostra solita Routine:
  • Cercare di Capire dove si è
  • Lavarsi i denti
  • Vestirsi
  • Fare Colazione
  • Uscire
  • Fare commissioni
  • Rientrare in fretta e furia per preparare il pranzo 
  • e infine... finire la Bozza della Tesi! :(
Che Tristezza!

domenica 30 gennaio 2011

Il Segreto Dei Suoi Occhi




Benjamín Esposito è un assistente del Pubblico Ministero in pensione. Dopo una vita passata a rincorrere assassini decide di dedicarsi completamente alla stesura di un romanzo. Per farlo ripensa al vecchio caso Morales degli anni Settanta, archiviato dalla polizia negli scaffali polverosi dello stato, ma per lui rimasto sospeso in un tessuto di pensieri senza possibilità di scioglimento. La morte della ragazza, stuprata e uccisa brutalmente da un conoscente che rimarrà impunito, lascia nello sconforto Ricardo Morales, il novello marito, apparentemente tranquillo ma in fondo assetato di vendetta. Nel percorso all’indietro di Esposito, si inserisce anche l’amore per Irene, segretaria del Pubblico Ministero, sentimento nato e negato, mai vissuto. E' un thriller dalle implicazioni legali, ma è anche un’opera sentimentale sull’amore impossibile, oltre che una storia politica di denuncia morale.

La giustizia si sà non sempre segue l'iter giusto o peggio non arriva mai: vedi il film prima si accusano dei poveri muratori che hanno l'unica colpa di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato; assassini rei confessi che poi vengono rilasciati per "dare una mano" a  prendere i cosidetti "terroristi o nemici " della patria! E' film che rivela come e, purtroppo, quante volte la Giustizia arranchi o sia talmente sonnolenta da non arrivare o peggio non VOLER arrivare alla risoluzione e all'applicazione della pena ai rei.

Rispolverare il passato non sempre fa bene, soprattutto se si aprono porte dolorose, si rispolverano foto e ricordi che si pensavano assopiti; ma se guardarsi dietro può aiutare a prendere decisioni importanti e aprire il proprio cuore e dichiararsi allora ben venga: è questo il “caso” non risolto rappresentato dalla fortissima attrazione tra Benjamin e Irene, che però nell’arco degli anni non si è mai concretata per la mancanza di coraggio di dichiararsi reciprocamente.

Un film intenso, appassionante come pochi... un meritato Oscar come film straniero, anche se IL nastro Bianco non è da sottovalutare!






sabato 29 gennaio 2011

Kynodontas - Dogtooth







Incipit: una voce esce da un mangianastri e spiega il significato di alcuni termini, contravvenendo al senso comune: ad esempio l'autostrada starebbe a indicare un vento molto forte, il mare è un particolare tipo di poltrona, gli “zombie” sono dei piccoli fiori gialli, il “telefono” è la saliera, la “carabina” è un uccello bianco, la “fica” è una lampada e cosi di seguito; i tre ragazzi che ascoltano ripetono come se dovessero imparare la lezione del giorno. Quella è la voce del padre, la voce della loro madre, e quelle sono effettivamente le parole da imparare quel giorno. 

Ai protagonisti non è dato avere un nome proprio tra di loro si chiamano: Madre, Padre, Figlio, Figlia Maggiore, Figlia Minore, per la serie evviva l’individualismo! Padre e Madre inventano dunque per i loro tre figli una realtà in cui è pericoloso uscire fuori dalla villa e dove tutto ciò che serve si trova all'interno (mi sembra di essere nel libro di Orwell - 1984). Seguendo regole inventate di sana pianta e una manipolazione costante basata su una lingua alterata e su conoscenze frammentarie e distorte, i giovani ragazzi sono deprivati di una coscienza autonoma, non sanno quanti anni hanno, dove si trovano, e rimangono a un livello di maturità psicologica e intellettuale di un bambino delle elementari (degli anni 50 però J). Sembra quasi un malato esperimento antropologico, dove i genitori crescono figli come si possono allevare cani: fedeli, votati alla cieca ubbidienza, senza istinti che non siano controllati e fatti sfogare con misura. Il padre, direttore di fabbrica, è l’unico che può uscire dalla dimora. A parte un telefono nascosto nella stanza dei genitori, non c’è nessun modo di comunicare con l’esterno.
I ragazzi potranno lasciare la casa solo quando perderanno i loro denti canini e saranno diventati degli adulti, cioè MAI!! 

La staticità della loro vita, la monotonia e la ripetitività delle giornate dei ragazzi rende il tutto ancor più inquietante; il quadro familiare si contrappone al mondo esterno che si presenta dunque come un luogo da temere a priori, ove regna il caos che porta alla morte (per mano del nemico più grande Il GATTO! J) Per chi esce di casa a piedi rischia la morte, solo l’uso della macchina permette di mettersi in salvo dall’attacco della bestia pericolosissima!!!

Senza contare le punizioni esemplari: far bere il colluttorio fino a corrodersi tutta la bocca, picchiare violentemente con una cassetta VHS il cranio della propria figlia! Eh già per fortuna che il pericolo erà oltre il cancello!!!
Altra presa per il culo: il Mito degli Aerei che sorvolano la casa; I ragazzi credono che ogni tanto uno di essi possa precipitare e il primo che lo raccoglie può tenerlo: in effetti gli aerei cadono, ma sono ovviamente modellini in scala gettati di nascosto dai genitori.

Un’altra cosa che mi ha colpito è il loro rapporto ASETTICO col corpo e con la sessualità che affrontano come un atto fisiologico naturale: ecco perché l’incesto è più che giustificato!!! e leccarsi in cambio di figurine o di cerchietti fosforescenti sembra normale! Anche se non capisco perchè bisogna supplire solo all’esigenze maschili e non a quelle femminili?! boh! J
Mistero n. 11: la fuga del fratello maggiore mi sa che era il meno deviato di questa famiglia Adams greca!

L’elemento di rottura dell’assurda routine: sarà il cinema. Christina (un'agente di sicurezza che per arrotondare si prostituisce col Figlio), infatti, sfruttando l'inconsapevolezza della Sorella Maggiore la convince a fare sesso orale in cambio di alcune videocassette. La ragazza si ciba di notte di queste immagini cinematografiche rubate e la visione dell'altromondo produce curiosità e interesse, per chi è abituata a vedere e rivedere solo se stessi in filmini di famiglia (a dir poco ridicola come cosa!). Per cui vedere "Lo squalo", "Rocky" e "Flashdance" o "Dirty Dancing": aprirà alla Figlia Maggiore gli occhi, le orecchie e la mente verso una realtà che sta al di fuori della Siepe, un mondo nuovo e sconfinato che è stato per Leopardi “L’Infinito” e che per lei saranno la carne maciullata e le botte da orbi viste attraverso le cassette VHS! Quando il padre se ne accorgerà sarà troppo tardi la maggiore matura e assorbe per imitazione i nuovi modelli, comprende la potenza della simulazione: capisce che se la Legge dice che per poter abbandonare la villa deve cadere il canino basta che esso cada...e se lo stacca a colpi di manubrio. Una notte la figlia maggiore decide di fuggire. Ha capito finalmente che il suo canino non cadrà mai (BRAVAAAA!!! ), lo spacca quindi con le proprie mani e poi si rifugia di corsa nel bagagliaio della macchina. Noi restiamo col fiato sospeso fino alla fine… chissà se un giorno…

Devo ringraziare Rocky Balboa per aver fatto sorgere dei dubbi alla giovane Figlia Maggiore e ringrazio Baby per aver insegnato in poco tempo passi di danza degni di Patrick Swayze! She’s a Maniac, Maniac on the dancefloor!!! She’s a Maniac! She’s a Maniac!!!

Comunque mi è piaciuto, merita di essere guardato!







woof  wooof wooofff!!

venerdì 28 gennaio 2011

IL FALSARIO



PER NON DIMENTICARE...


VITA SCIUPATA
 
Vita sciupata
Che infamia
Che i giorni scorrano senza alcun senso
Che anziché il riso — io conosca soltanto lacrime

Sono avvilita, sono angosciata
Per aver perduto ogni speranza da così tanto tempo

Come accettare la grettezza umana?
Come pensare alla morte — quando il mondo mi sta chiamando!
Non ho ancora vent’anni
Sono giovane!
Giovane,
GIOVANE!

Vita sciupata, che infamia…
Halina Nelken, Auschwitz, 1944



CENERI


Un giorno torneremo a casa
o forse no,
chi lo sa?

Un giorno penseremo
che tutto è stato un sogno orrendo, tutto
quel che è accaduto laggiù, in quella Auschwitz
dove il camino sputa fumo
di continuo… di continuo

Vedi la colonna di fumo
e l’enorme bagliore?
‘C’è un fuoco?’, domandi
Ma non lo sai?
Stanno bruciando
migliaia, milioni di corpi umani!

Gente arrivata qui in grossi gruppi,
apparentemente ad un porto sicuro
dopo un viaggio lungo e stancante,
qui dove c’è acqua per dissetarsi
e per lavarsi.
Ma c’è anche il gas…
‘Gas?’, domandi
Ma non lo sai?

È il gas che soffoca asfissia
strangola
La gente non può dire parola
del dolore che prova
Viene subito ridotta al silenzio
e in un attimo
solo una colonna di fumo mostrerà
che qui è stata,
che qui è vissuta
e perita, lasciando soltanto
… CENERI!…

Autore ignoto, KL Birkenau


QUEL CHE È RIMASTO
 
Quando
il
resto del mondo

si
ridestò

scoprì
in
quel che
era rimasto

del
Canada

le
sei
baracche

che
non erano
state incendiate

38.000 paia di scarpe da uomo
13.964 tappeti
e
836.255 abiti da donna.

Lily Brett

martedì 25 gennaio 2011

EVVAIII!!!!

30 E LODE!!! 
COME CONCLUDERE IN BELLEZZA      L'UNIVERSITA'!!! :)

GIURO CHE NON L'HO OTTENUTA COSI'... :)

domenica 23 gennaio 2011

Never Let Me Go

Estasiata dalla visione di questo film, non sono un'esperta ma per quanto mi concerne, ma soprattutto in base alla mia modesta opinione... è un film senza difetto! 
Non è sempre facile trarre un film da un'opera letteraria, soprattutto da un libro di Kazuo Ishiguro, ma spero che lui ne sia rimasto contento e soddisfatto del riadattamento.
Penso che questo film non sarebbe stato lo stesso con attori diversi: in primis le comprimarie KEIRA e CAREY la prima più esperta e tosta, la seconda fragile e avvolta da una tristezza solenne, consapevole che non riuscirà mai a raggiungere quella completezza che riesce a trovare tra lacrime e sofferenza interiore tra le note della canzone Never Let Me Go di Judy Bridgewater (cantante fittizia)
ù
Never Let Me Go è una delicata e mesta storia sulla scoperta della propria identità e sull’avvicinamento alla morte che ha il grande merito di concentrare tutta la sua attenzione sui tre personaggi, senza farsi portare dalle riflessioni etiche e politiche.
Sullo sfondo di quella che appare essere un’idilliaca oasi di campagna, Kathy, Tommy e Ruth, tre amici cresciuti insieme ad Hailsham, un isolato ed apparentemente perfetto collegio inglese, scoprono di essere dei cloni, specificatamente allevati per poi donare i propri organi e con una prospettiva di vita piuttosto breve.

Inizialmente non capiscono cosa significhi ESSERE UN DONATORE ma poi quando apprendono che ci sono e chi sono gli ORIGINALI e che loro non vivranno mai abbastanza per assaporare ciò che è vivere, diventrare adulti ma soprattutto diventare qualcuno: avviatore, pilota, infermiera o persino una prostituta che sia!!!

Per Certi versi mi ricorda Espiazione (Atonement): le similarità sono abbastanza evidenti (ai miei occhi):
  • Keira
  • Segue un pò il filone delle occasioni mancate per un qualsivoglia impedimento
  • Intrecci amorosi non sempre delineati
  • Destino irreversibile
Non mi soffermo sui principi ETICI largamente violati che ruotano attorno al film, ma soprattutto attorno ai protagonisti!

A mio parere un film che merita, senza alcun dubbio!!!

























 


BUONA VISIONE!!!
"I'm looking for the truth. The audience doesn't come to see you, they come to see themselves" - cit.