La Mia Vita e le sue Infinite Sottotrame… mentre Vivo momenti di Confusione tra Realtà & Cinema!

sabato 29 gennaio 2011

Kynodontas - Dogtooth







Incipit: una voce esce da un mangianastri e spiega il significato di alcuni termini, contravvenendo al senso comune: ad esempio l'autostrada starebbe a indicare un vento molto forte, il mare è un particolare tipo di poltrona, gli “zombie” sono dei piccoli fiori gialli, il “telefono” è la saliera, la “carabina” è un uccello bianco, la “fica” è una lampada e cosi di seguito; i tre ragazzi che ascoltano ripetono come se dovessero imparare la lezione del giorno. Quella è la voce del padre, la voce della loro madre, e quelle sono effettivamente le parole da imparare quel giorno. 

Ai protagonisti non è dato avere un nome proprio tra di loro si chiamano: Madre, Padre, Figlio, Figlia Maggiore, Figlia Minore, per la serie evviva l’individualismo! Padre e Madre inventano dunque per i loro tre figli una realtà in cui è pericoloso uscire fuori dalla villa e dove tutto ciò che serve si trova all'interno (mi sembra di essere nel libro di Orwell - 1984). Seguendo regole inventate di sana pianta e una manipolazione costante basata su una lingua alterata e su conoscenze frammentarie e distorte, i giovani ragazzi sono deprivati di una coscienza autonoma, non sanno quanti anni hanno, dove si trovano, e rimangono a un livello di maturità psicologica e intellettuale di un bambino delle elementari (degli anni 50 però J). Sembra quasi un malato esperimento antropologico, dove i genitori crescono figli come si possono allevare cani: fedeli, votati alla cieca ubbidienza, senza istinti che non siano controllati e fatti sfogare con misura. Il padre, direttore di fabbrica, è l’unico che può uscire dalla dimora. A parte un telefono nascosto nella stanza dei genitori, non c’è nessun modo di comunicare con l’esterno.
I ragazzi potranno lasciare la casa solo quando perderanno i loro denti canini e saranno diventati degli adulti, cioè MAI!! 

La staticità della loro vita, la monotonia e la ripetitività delle giornate dei ragazzi rende il tutto ancor più inquietante; il quadro familiare si contrappone al mondo esterno che si presenta dunque come un luogo da temere a priori, ove regna il caos che porta alla morte (per mano del nemico più grande Il GATTO! J) Per chi esce di casa a piedi rischia la morte, solo l’uso della macchina permette di mettersi in salvo dall’attacco della bestia pericolosissima!!!

Senza contare le punizioni esemplari: far bere il colluttorio fino a corrodersi tutta la bocca, picchiare violentemente con una cassetta VHS il cranio della propria figlia! Eh già per fortuna che il pericolo erà oltre il cancello!!!
Altra presa per il culo: il Mito degli Aerei che sorvolano la casa; I ragazzi credono che ogni tanto uno di essi possa precipitare e il primo che lo raccoglie può tenerlo: in effetti gli aerei cadono, ma sono ovviamente modellini in scala gettati di nascosto dai genitori.

Un’altra cosa che mi ha colpito è il loro rapporto ASETTICO col corpo e con la sessualità che affrontano come un atto fisiologico naturale: ecco perché l’incesto è più che giustificato!!! e leccarsi in cambio di figurine o di cerchietti fosforescenti sembra normale! Anche se non capisco perchè bisogna supplire solo all’esigenze maschili e non a quelle femminili?! boh! J
Mistero n. 11: la fuga del fratello maggiore mi sa che era il meno deviato di questa famiglia Adams greca!

L’elemento di rottura dell’assurda routine: sarà il cinema. Christina (un'agente di sicurezza che per arrotondare si prostituisce col Figlio), infatti, sfruttando l'inconsapevolezza della Sorella Maggiore la convince a fare sesso orale in cambio di alcune videocassette. La ragazza si ciba di notte di queste immagini cinematografiche rubate e la visione dell'altromondo produce curiosità e interesse, per chi è abituata a vedere e rivedere solo se stessi in filmini di famiglia (a dir poco ridicola come cosa!). Per cui vedere "Lo squalo", "Rocky" e "Flashdance" o "Dirty Dancing": aprirà alla Figlia Maggiore gli occhi, le orecchie e la mente verso una realtà che sta al di fuori della Siepe, un mondo nuovo e sconfinato che è stato per Leopardi “L’Infinito” e che per lei saranno la carne maciullata e le botte da orbi viste attraverso le cassette VHS! Quando il padre se ne accorgerà sarà troppo tardi la maggiore matura e assorbe per imitazione i nuovi modelli, comprende la potenza della simulazione: capisce che se la Legge dice che per poter abbandonare la villa deve cadere il canino basta che esso cada...e se lo stacca a colpi di manubrio. Una notte la figlia maggiore decide di fuggire. Ha capito finalmente che il suo canino non cadrà mai (BRAVAAAA!!! ), lo spacca quindi con le proprie mani e poi si rifugia di corsa nel bagagliaio della macchina. Noi restiamo col fiato sospeso fino alla fine… chissà se un giorno…

Devo ringraziare Rocky Balboa per aver fatto sorgere dei dubbi alla giovane Figlia Maggiore e ringrazio Baby per aver insegnato in poco tempo passi di danza degni di Patrick Swayze! She’s a Maniac, Maniac on the dancefloor!!! She’s a Maniac! She’s a Maniac!!!

Comunque mi è piaciuto, merita di essere guardato!







woof  wooof wooofff!!

5 commenti:

  1. Mi piace molto l'interpretazione finale, con il ringraziamento a Rocky e agli altri personaggi!
    Un film che va visto, e che suscita inevitabili, anche molto posteriori, riflessioni.
    Ed un finale che mi ha quasi ricordato quello di Inception.

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  2. Ringraziamenti dovuti! Riflessioni sull'innocenza privata e deturpata; sulle forme più subdole di totalitarismo o meglio sulle sue origini!
    Nonchè riflessione sulla società di oggi incapace di usare la propria individualità e personalità e pronta a subire subire subire! in fondo siamo tutti delle piccole Ruby! :) w la libertà!

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  3. Concordo.
    Come dice il vecchio V, "Libertà, sempre!"

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  4. sconvolgente!
    lo metto tra i miei cult personali anche se non credo che avrò mai la forza di rivederlo: mi crea troppa sofferenza

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  5. dopo averlo visto: non ho fatto che pensarci per giorni, la mia mente non riusciva a concepire come una persona potesse fare questo ai propri figli! ho imparato che la pervesione non ha limiti!

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"I'm looking for the truth. The audience doesn't come to see you, they come to see themselves" - cit.