La Mia Vita e le sue Infinite Sottotrame… mentre Vivo momenti di Confusione tra Realtà & Cinema!

mercoledì 28 maggio 2014

La Vita di Adele






"Blue is the colour of my true love's her, in the morning when we rise"


PRODUZIONE: Francia
ANNO: 2013
GENERE: Drammatico
DURATA: 179' (WTF!)
INTERPRETI: Adèle Exarchopoulos, Léa Seydoux, Salim Kechiouche, Aurélien Recoing, Jérémie Laheurte
SCENEGGIATURA: Abdellatif Kechiche, Ghalya Lacroix
REGIA: Abdellatif Kechiche




La vita di Adele - Capitoli 1 & 2 (La Vie d'Adèle - Chapitres 1 & 2) è un film del 2013 diretto da Abdellatif Kechiche ispirato al romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh.
Il film si è aggiudicato la al Festival di Cannes 2013.

Il film si intitola La Vita di Adele, lei è la protagonista assoluta del film, il regista ci rende partecipe della sua vita, entriamo nella sua quotidianità, vediamo solo ciò che le interessa, ciò che le piace mangiare, vediamo lei dormire, camminare per strada; lei una giovane adolescente, annoiata, senza stimoli esterni particolari, nemmeno essere corteggiata le dà brio, non ama parlare. Tutto sembra scivolarle addosso finché un guizzo colorato non attira la sua attenzione. La scuote, la inquieta, entra prepotentemente nei suoi sogni. Un flash colorato di nome Emma: completamente diversa, libera, passionale, diretta, amante, pittrice, intensa.



Io l'ho trovato noioso e ripetitivo nella prima parte.



Mi aspettavo più amore che scene lesbo-soft (a mio dire motivo per cui è stato premiato nel penultimo festival di Cannes!!). Perfino l'autrice del romanzo si è distanziata dall'opera finale di Abdellatif Kechiche, criticandolo per la presenza di scene di sesso esplicite e gratuite, da film pornografico appositamente confezionato per un pubblico prettamente maschile.



Mi aspettavo meno quotidianità e più attenzione alle due protagoniste, su eventuali dialoghi che potevano avere per farci capire quanto si amassero. Dialoghi sull'implicazione del loro rapporto nella loro vita, nelle loro famiglie e nella società.

Il finale sinceramente è la parte del film che mi è piaciuta di più. Lo sguardo di Adele in quei pochi minuti ha espresso più di tutte le tre ore di pellicola. Adele andando via, allontanandosi da "Blue", si è resa conto, forse di quanto il loro amore fosse unilaterale. Di quanto fosse in realtà più presa dall'idea dell'amore in sé, della passione fino ad allora sconosciuta verso quell'androgina ragazza dai capelli blu.



La delusione. Adele ritorna ad essere bloccata. Se nella fase adolescenziale appariva senza certezze, con un senso di vuoto; alla fine del film viene mostrata la consapevolezza della perdita di quel qualcosa che aveva sempre desiderato. Avrei voluto vedere un'Adele più vitale, più affamata di vita; avrei voluto vedere un'Adele man mano meno naif e più matura; avrei voluto vedere un'evoluzione del loro rapporto. Ma nulla solo salti temporali.

Un film che mi ha sorpreso, avendo visto parte della filmografia precedente, quali Cous Cous e La Schivata che ho apprezzato molto, l'ho trovato diverso. Ammetto che non ho ancora guardato Venere Nera, ma solo per una componente psicologica mia, visto che il film tocca un nervo ancora scoperto per ogni africano, ma soprattutto per ogni donna di origine africana. Per cui devo trovarmi nel mood giusto per affrontarlo; tanto so già che piangerò e verserò lacrime tristi. Aspetto solo un giorno di pioggia.


NOTE NEGATIVE:

- In primis la cattiveria delle amiche: qui si tratta, sì di omofobia, ma più di ogni cosa di quanto le ragazze possano essere "mean girls". Si coglie la frivolezza di rapporti umani, basati sull'apparenza e che al primo colpo di vento possono portare a marchiare le persone e ad allontanarle, quasi fossero dei paria;

- L'assenza di dialoghi intensi: pochi, superficiali e stereotipati, come un pò anche i personaggi di contorno;

- l'enfatizzazione sul cibo: TUTTI mangiamo, capisco dare veridicità ad un film , ma a mio avviso questo non significa ripetere ogni tot minuti scene in cui vediamo Adele mangiare in maniera poco consona ad una donzella;

- sul sedere di Adele: adesso a parte le numerose inquadrature, lei per me è proprio bella, labbra carnose e belle, un corpo sensuale e con le forme giuste; definita da numerose riviste femminili come "ninfa dallo sguardo di Bambi e bocca da baci". Concordo pienamente!

- sulle azioni quotidiane, di una ripetitività quasi snervante: mangiare, dormire, sistemarsi i capelli, fissare continuamente il vuoto;



- La quasi totale assenza di musica in sottofondo: io guardo i film, spesso e volentieri per la colonna sonora, I WANT MY LIFE TO BE SURROUNDED BY A PERSONAL SOUNDTRACK, IN PENDANT CON I MIEI STATI D'ANIMO, CON I MOMENTI CLOU DELLA MIA VITA, indi per cui non mi è andato giù che non ci fosse MUSICA nel film o perlomeno che fosse poco presente;

- Buchi narrativi/ salti temporali: ecco il passaggio dalla quarta liceo a lei come maestra d'asilo non mi è garbato molto, perchè avrei voluto vedere come i genitori avessero o avrebbero reagito di fronte alla scoperta che Emma non era la sua tutor di filosofia ma di sessuologia femminile.

- Aggiungo l'enorme fastidio dopo aver letto delle polemiche post premio, da parte delle protagoniste, su quanto il regista fosse stato eccessivamente duro e meticoloso sulle scene di amore lesbo. Visto il successo del film, se fossi stata nei panni delle protagoniste avrei evitato questa uscita infelice.



NOTE POSITIVE:

- le lunghe e strette inquadrature sul viso delle protagoniste, soprattutto lo sguardo intenso di Emma;



- l'assenza di trucco delle protagoniste: per dari un'idea di bellezza imperfetta e più vera e reale, tipico dei francesi!


- il Finale: "But I feel an infinite tenderness for you. I always will. My whole life."










CURIOSITA' by Wikipedia

  • Watching a blue movie : significa guardare un film porno (nello slang australiano)
  • Nelle tavole anatomiche in medicina, per convenzione il blu indica le vene, cioè i vasi che si dirigono verso il cuore.
  • In una stanza blu il cuore umano batte meno velocemente, perché è un colore che simula pace e sicurezza.
  • I Blu è il soprannome tradizionale delle nazionali di calcio francese e scozzese.
  • Nel Cristianesimo il blu è il colore della vergine Maria. È un colore che dà serenità e invita alla calma, simboleggiando l'evasione e la pace.






"Blu scuro, è il colore della notte dove si concentrano e si bloccano i nostri occhi, le orecchie, le parole, tutto quanto."(Banana Yoshimoto)

2 commenti:

  1. Ma mi rimproveri di essere avaro con Walking Dead e poi parli male de La vita di Adele!? Com'on tu!

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    1. Hahaha Mr Ford, so sorry ma ho preferito le pellicole precedenti! e poi lo vuoi paragonare a the walking dead?!?!? ma daaaii!!

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"I'm looking for the truth. The audience doesn't come to see you, they come to see themselves" - cit.